domenica 25 aprile 2010

Così pensano i bambini.

I bambini, quando ci sentono arrabbiati, soprattutto se siamo arrabbiati con loro, pensano che davvero non li amiamo più. E quando li sgridiamo, pensano che davvero non li stimiamo più. Per loro, la condizione di essere davvero non più amati o non più stimati è insopportabile. Se non arriva un segnale che le cose sono cambiate, pensano che rimarranno per sempre non più amati né più stimati.
I bambini hanno poca esperienza di vita, per cui tendono a prender le cose in modo assoluto. "Bello", "buono" e "giusto" per loro coincidono, così come "brutto", "cattivo" e "ingiusto". Se una cosa è bella, per loro sarà "bellissima". Se è brutta, sarà "bruttissima". Se si sentono amati, si sentiranno amati in modo assoluto. Ugualmente se si sentono non amati: non amati in modo assoluto. Il bambino sgridato si sente non più amato.
Per evitare che si senta irreparabilmente "cattivo" bisogna prevedere una via di recupero e una riconciliazione. I "capricci" sono eventi relazionali che spesso nascono dalla disperazione e innescano circuiti penosi, difficili da rompere.
Mai umiliare un bambino, per nessuna ragione.

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