venerdì 19 novembre 2010

La relazione d'aiuto. Il bambino in ospedale.

"Paragrafo tratto dalla mia tesi di Laurea sul Bambino Ospedalizzato".
 
I bambini sono adorabili, sono vivaci e sorridenti, vivono ogni giorno come un'avventura senza preoccuparsi di che cosa riserva loro il futuro e godendosi il presente. Ci sono dei bambini ancora piu speciali, bimbi che purtroppo soffrono e son costretti a restare per un periodo breve o lungo in ospedale.
Per un bambino ospedalizzato è molto importante la relazione d'aiuto "essa è la capacità dell'operatore  di creare delle condizioni affinchè si sviluppino le facoltà di benessere dell'utente" (Robertson).

Il ricovero è sempre un momento traumatico per il bambino ed anche la piu piccola malattia può costituire una brusca separazione dall'ambiente famigliare, dai suoi amici e dai suoi giochi.
L'aiuto di basa sull'ascolto e sulla comunicazione verbale e non verbale, tra questi c'è la Clownterapy o Terapia del sorriso che è in grado di rendere meno traumatico il ricovero e piu piacevole la permanenza  attraverso attività ludiche e di animazione.
Ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina (Patch Adams).
 L'intento dev'essere quello di spostare l'attenzione dall'essere malato all'essere in cura come possibilità rivolta al cambiamente, per far ciò sono necessari spazi adeguatamente attrezzati con giochi, pupazzi e stanze colorate.
La risata è fondamentale e serve ad attenuare le paure del bambino nei momenti di degenza e per questo è fondamentale che un bambino si trovi in un ambiente ospedaliero dove sia accolto calorosamente e si senta sempre coccolato e curato.

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