venerdì 11 dicembre 2009

NATALE: STOMACO A RISCHIO PER 1 SU 3, REGOLE CONTRO 'SINDROME DOPOCENA'

NATALE: STOMACO A RISCHIO PER 1 SU 3, REGOLE CONTRO 'SINDROME DOPOCENA' Dalla tartina al panettone, passando per agnolotti, capponi e cotechini, salumi e capitoni. Il tutto condito con brindisi e bollicine. Natale si avvicina e la tavola delle feste si riempie di tentazioni a cui è difficile resistere.
Ma il 'tour de force' alimentare senza regole non è per tutti: un italiano su tre, infatti, soffre di lievi disturbi digestivi che gli stravizi di stagione possono peggiorare. Nella maggior parte dei casi - rassicura però il gastroenterologo del Policlinico di Monza, Attilio Giacosa - basta un po' di attenzione per salvare gola e salute.
Ecco quindi i 5 comandamenti contro la 'sindrome del dopocena', suggeriti dall'esperto a Milano in occasione di un incontro promosso dall'Associazione nazionale dell'industria farmaceutica dell'automedicazione (Anifa):
1) "Prendiamocela con calma - raccomanda Giacosa - Il Natale viene una volta l'anno, gustiamoci le pietanze masticando lentamente", perché "la prima fase della digestione avviene in bocca";
2) "Tra una portata e l'altra concediamoci una pausa di almeno un quarto d'ora". Ma ingannare l'attesa accendendosi una sigaretta è una pessima idea, avverte lo specialista: "Il fumo rilassa i muscoli della valvola che c'è tra stomaco ed esofago, impedendone la tenuta e facilitando così la risalita di cibo e acidi";
3) "Cerchiamo di limitare le porzioni di cotechino, capitone, insaccati e formaggi stagionati". Più in generale, ricorda Giacosa, "i cibi grassi sono quelli che attentano alla serenità del nostro stomaco poiché richiedono più tempo per essere digeriti".
4) "Caffè e amaro dopo cena sono abitudini piacevoli", ma "attenzione a non esagerare: la caffeina aumenta la produzione di acido dello stomaco - sottolinea il gastroenterologo - mentre l'alcol facilita la risalita degli acidi all'esofago;
5) Dopo il pasto, infine, "nel caso compaiano i primi sintomi di cattiva digestione, è possibile ricorrere all'automedicazione" responsabile con farmaci da banco (senza necessità di ricetta medica, contraddistinti dal bollino rosso in confezione). Per avere un consiglio ad hoc, è possibile rivolgersi al farmacista.
Giacosa fa qualche esempio. "Per contrastare la dispepsia, ovvero i disturbi che compaiono dopo i pasti troppo ricchi e che si manifestano con un senso di pienezza gastrica, talvolta dolori, spesso accompagnati da nausea, vomito e aerofagia, oltre a una dieta equilibrata è consigliabile l'uso di farmaci procinetici che favoriscono la motilità gastrica e intestinale". Oppure "di prodotti antiacidi a base di magnesio o alluminio, che hanno un tempestivo effetto tampone sulle secrezioni acide dello stomaco". Un suggerimento speciale va alle 'vittime' dei virus scambiati sotto l'albero: "Chi ha contratto l'influenza con complicanze batteriche, ed è sotto terapia antibiotica, rischia una marcata modificazione della flora batterica. In questo caso, per ripristinare l'equilibrio gastrointestinale è sufficiente l'assunzione di fermenti lattici".
Per limitare invece i danni che Natale e Capodanno producono su peso, glicemia e colesterolo, Giacosa ricorda che non serve solo accortezza nelle scelte alimentari - limitando soprattutto cibi grassi e dolci - ma è necessario anche muoversi di più. Magari optando per lunghe passeggiate.
A chi infine decide di passare le feste lontano da casa, in particolare in luoghi esotici in cui l'acqua potrebbe essere contaminata da batteri, virus o tossine, il gastroenterologo consiglia di "mettere in valigia, oltre a fermenti lattici, anche degli assorbenti intestinali a base di carbone attivo o pectina e di sali minerali. Questi rimedi - conclude - costituiscono un valido aiuto per combattere la dissenteria, il classico disturbo di chi assume alimenti o bevande contaminate da acqua infetta".

Nessun commento:

Posta un commento