Si tratta di due puntate, incentrate sulla vita di Maria Montessori, la celebre educatrice italiana che ai primi del Novecento rivoluzionò l’educazione dell’infanzia. La Montessori, prima donna ammessa in una facoltà di Medicina in Italia, si fece promotrice di una visione nuova del rapporto tra educazione e infanzia, in cui il bambino non fosse più considerato come una entità omologata, ma bensì come soggetto attivo dotato di suoi interessi personali da far emergere e valorizzare.
Il metodo montessoriano parte dallo studio dei bambini con problemi psichici, espandendosi allo studio dell'educazione per tutti i bambini. La Montessori stessa sosteneva che il metodo applicato su persone subnormali aveva effetti stimolanti anche se applicato all'educazione di bambini normali. Il suo pensiero identifica il bambino come essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali (come l'amore), che l'adulto ha ormai compresso dentro di sé rendendole inattive.
Il periodo infantile che va dai 0 ai 3 anni è un periodo di enorme creatività, è una fase della vita in cui la mente del bambino assorbe le caratteristiche dell'ambiente circostante facendole proprie, crescendo per mezzo di esse, in modo naturale e spontaneo, senza dover compiere alcuno sforzo cognitivo.
Con la Montessori molte regole dell'educazione consolidate nei primi anni del secolo cambiarono.
"I bambini devono imparare a prendersi cura di se stessi ed essere incoraggiati a prendere decisioni autonome".
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